Matera è una delle città più antiche al mondo. La sua bellezza e il suo fascino l’hanno resa nota in tutto il globo, tanto da essere scelta come set cinematografico già da Pier Paolo Pasolini e recentemente da famosi registi come Mel Gibson, con “The Passion”, e Timur Dekmambetov, con il remake di “Ben-Hur”, solo per citarne alcuni. A Matera la natura e l’uomo sono protagonisti assoluti di storia, paesaggio e tradizioni, come dimostrano le oltre 150 chiese rupestri, gli splendidi affreschi bizantini e la Cripta del Peccato Originale, nota anche come la “Cappella Sistina” della pittura parietale rupestre. A Matera la cultura si respira anche nei numerosi musei sparsi per la città e nei centri culturali ambientati nelle case antiche.
L’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 è una grande occasione per il rilancio economico di buona parte del Mezzogiorno, in particolar modo della Basilicata e per tutto il territorio Murgia, area geografica purtroppo “divisa” amministrativamente tra la Provincia di Matera, la Provincia di Barletta-Andria-Trani e la Città Metropolitana di Bari.
ll titolo di «Capitale Europea della Cultura» viene assegnato a città che esemplificano la ricchezza e la diversità della cultura europea, esso rappresenta, quindi, un’occasione unica per elevare il proprio profilo internazionale, ricevere visibilità, incrementare il turismo, dare nuova vitalità alla vita culturale; ed è proprio per questi motivi che sono molte le città che si contendono questo appellativo. L’iniziativa, nata nel 1985, rappresenta oggi una delle manifestazioni culturali più prestigiose in ambito europeo, dal 1985 al 2019 sono state elette ben 60 capitali europee della cultura: per l’Italia è la quarta volta dopo Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004.
Gli effetti più tangibili per la città di Matera sono e saranno: un’immagine internazionale, una vita culturale più vivace, ma anche crescita del turismo, scambi europei, servizi ed infrastrutture (anche se molte di queste ultime sono in ritardo di realizzazione, come l’ampliamento della S.S. 96 e la stazione ferroviaria centrale, i cui cantieri sono ancora in opera). Il risultato più atteso di questa “esperienza culturale” europea però non è rappresentato da quello che si otterrà nel 2019, ma dalla crescita del tessuto economico complessivo nel lungo periodo in tutto il territorio. Le precedenti esperienze lasciano ben sperare: gli aumenti medi in termini di arrivi, nel settore turistico, post evento, sono del 20%. Il dato però potrebbe anche sorprendere maggiormente in positivo, come l’esperienza di Weimer, con un incremento quasi del 80%. Il risultato, dati alla mano, è inversamente proporzionale alle dimensioni delle città: più “piccole” in termini demografici sono state le Capitali della Cultura Europea (small size), più grande è stato il risultato in termini turistici ed economici negli anni successivi. Ad oggi, i risultati di Matera 2019 rispetto al 2000 sono sotto gli occhi di tutti: gli arrivi turistici si sono più che quadruplicati, le presenze turistiche si sono praticamente raddoppiate, la stessa permanenza dei turisti è passata da una media di 1,5 giorni a 2,5 giorni. E’ aumentata anche la qualità dei servizi ricettivi: le strutture alberghiere a 4/5 stelle sono cresciute del 433%!, mentre gli alberghi a 3 stelle sono diminuiti del 3%. È stata stimata in 100 milioni di euro la crescita potenziale del Pil di Matera nei 5 anni successivi al 2019. E’ stato anche rilevato che nella provincia lucana il Pil da turismo è attualmente di 60 milioni di euro, ossia il 6% del Pil cittadino, un valore che emerge rispetto alla media di tutto il Mezzogiorno ed in linea con i valori della media italiana. L’esperienza materana dimostra anche come il turismo abbia un effetto moltiplicatore economico nel breve-medio termine anche in altri settori, come quello agroalimentare, manifatturiero e delle costruzioni con segni positivi fino al 2,5%. Ogni presenza turistica nella città di Matera genererà in media 80 euro circa al giorno, ossia una crescita intorno al 5% in termini economici e occupazionali (la crescita occupazionale però sarà soprattutto quella giovanile e temporanea).
Da “territorio dimenticato”, “vergogna d’Italia” a Capitale Europea della Cultura 2019. E’ questo il destino e la storia della città di Matera e della Murgia, luoghi abitati dall’uomo si puo’ dire da sempre… è questo forse il destino dell’Intero Mezzogiorno. Una rinascita nel segno del turismo che perduri anche negli anni successivi (anche se con minore intensità). Il settore turistico è strettamente legato a quello delle infrastrutture, alimentandosi a vicenda: se, infatti, da un lato, il turismo genera trasporto, dall’altro, le infrastrutture rappresentano un fattore importante per lo sviluppo dell’accessibilità, connettività delle reti e della vivibilità del territorio, fattori fondamentali ai fini della stessa attività turistica. Quindi, le infrastrutture ed i servizi di trasporto rappresentano elementi primari per la competitività e la crescita del settore turistico di un territorio. Passando agli investimenti, va detto che questi devono tener conto della sostenibilità finanziaria, sociale e ambientale. L’esperienza del passato mostra che occorre rigenerare il territorio in un’ottica futura, evitando di creare “cattedrali nel deserto”. I casi di successo dimostrano che il sistema di servizi alle imprese ed alla popolazione devono avere una prospettiva di duratura e non legata ad un solo evento.
Le ricadute turistiche, economiche e sociali della città di Matera avranno effetti indiretti anche per le piccole cittadine, tutte da scoprire, della Regione Basilicata, ma anche per le città della Murgia come Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle ecc., ma solo se il sistema Murgia saprà cogliere questa grande opportunità.
sito ufficiale Matera Capitale della Cultura 2019