Durante le mie esperienze da tirocinante, ho avuto il piacere di incontrare lungo il mio cammino, la Dott.ssa Domenica Anelli, per gli amici semplicemente Mimma, funzionario del Servizio Cultura Sport, Turismo, Spettacolo della mia città. Con Lei e con il Servizio Cultura ho iniziato a mettere in pratica alcune nozioni e concetti in campo amministrativo ed a realizzare anche eventi in campo culturale e non. Nel video di seguito uno spot di un evento organizzato in quegli anni.
Mimma, una donna in gamba nel vero senso della parola: educata, cordiale, colta, intelligente, di compagnia, preparata, mai una parola fuori posto … la classica persona da prendere come esempio, laboriosa e scrupolosa, mai qualcosa affidato al caso. Quando parlavo con Lei percepivo fin da subito la missione “pubblica” del suo operato, praticamente l’esatto contrario dello stereotipo dell’impiegato pubblico che aleggia nel nostro immaginario.
La Dott.ssa Anelli, così la chiamavo quando la conobbi, era una persona molto riservata, molto attenta alla sua vita privata, poche confidenze, pochi pettegolezzi. Proprio per questo rimasi molto stupito quando lei iniziò a confrontarsi con me ed in poco tempo diventammo anche amici. A far da “contraltare” a questa riservatezza nella vita privata, c’era però una straordinaria ”apertura” nel esercitare il ruolo di funzionario pubblico: la porta dell’ufficio di Mimma era sempre aperta! Questa sua “apertura” si manifestava anche nel suo modo di agire e di pensare: lei ascoltava e cercava di comprendere tutti quei ragazzi, quelle persone che si interfacciavano con il suo ufficio per chiedere informazioni o proporre attività di vario tipo sul territorio e lo faceva senza presunzione, senza pregiudizi e senza mettere a disagio il proprio interlocutore … era accanto ai cittadini ed agli utenti nei fatti e come pochi. La sua umiltà e disponibilità erano anche ben bilanciati dalla sua autorevolezza: Mimma, quando c’era bisogno sapeva farsi rispettare con molto savoir-faire senza sbroccare o scomporsi più di tanto.
Finita la mia esperienza di tirocinio e di collaborazioni, le feci una battuta che aveva il sapore anche di una promessa, ossia che avremmo prima o poi lavorato nuovamente insieme. Ci salutammo con un sorriso, come sempre.
Il destino è stato però beffardo con noi: un giorno mi recai presso il Servizio Cultura per salutare di persona Lei e gli altri membri dell’ufficio, ma Mimma non c’era, era assente per gravi motivi di salute. Provai a contattarla telefonicamente ma Lei divenne irreperibile. A stento nei mesi successivi riuscii a strapparle qualche messaggio su whtsp, mostrandole le foto del mio figlioletto e scrivendole “vari consigli” per superare la sua malattia … anche nella malattia Mimma rimase se stessa, mantenendo il suo stile privato e riservato.
Purtroppo qualche mese fa Mimma, una dei miei maestri di vita, ci ha lasciato … mi resta il suo affetto, la sua semplicità, i momenti e gli “Eventi” passati con lei, il suo esempio ed il suo ricordo.
E quella promessa di collaborare nuovamente assieme? Beh, inizio questa avventura nel web dedicandole il mio primo post. è un nuovo mondo e mi piace pensare che Lei comunque sarà al mio fianco: forza Mimma mettiamoci a lavoro, sicuramente sarai fonte di tante ispirazioni.